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L’Associazione Giovani Diabetici di Varese è una realtà impegnata nella tutela della salute dei…
Il Diabete, conoscerlo aiuta
Il Diabete Mellito Tipo 1, cos'è?
Il Diabete mellito di Tipo 1 è la patologia autoimmune cronica più diffusa in ambito
pediatrico, per questo viene spesso chiamato Diabete infantile o Diabete giovanile. Può
avere un’insorgenza anche in età molto precoce e si stimano oggi, in Italia, più di 18.000
bambini e giovani affetti da questa patologia.
Il diabete mellito è una patologia autoimmune cronica, caratterizzata dall’aumento della concentrazione di glucosio nel sangue.
Per approfondire
I criteri per la diagnosi di diabete mellito sono i seguenti:
- Glicemia plasmatica a digiuno (almeno 8 ore) > 126 mg/dl (7.0 mmol/l).
- Oppure glicemia plasmatica a 2 ore > 200 mg/dl (11.1 mmol/l) durante un OGTT effettuato con un carico orale di 1,75 g/Kg di glucosio anidro sciolto in acqua (fino ad un massimo di 75 g).
- Glicemia plasmatica effettuata in qualsiasi momento della giornata, a prescindere dal tempo trascorso dall’ultimo pasto, > 200 mg/dl in presenza di sintomi classici di diabete.
- HbA1c > 6,5 % (47 mmol/moli) purché il test sia eseguito in laboratorio utilizzando un metodo certificato NGSP e standardizzato sul DCCT.
Per classificare la forma di diabete, è fondamentale il dosaggio dei markers specifici di autoimmunità. La positività di uno o più autoanticorpi pone la diagnosi di diabete autoimmune tipo 1.
Il Diabete, perchè?
Il Diabete di Tipo 1 non è causato, come da credenza comune, da un eccessivo consumo
di alimenti e bevande zuccherate. Si tratta di una malattia autoimmune per cui le cellule
del pancreas che producono l’insulina (cellule beta), l’ormone che facilita il passaggio dello
zucchero (glucosio) nel sangue, vengono attaccate da anticorpi perché riconosciute come
estranee, causando un eccesso di zucchero nel sangue, quella che viene chiamata
iperglicemia.
La vita con il Diabete
I bambini o adolescenti con diabete devono iniettarsi l’insulina almeno 3-4 volte al giorno, prima di ciascun pasto principale e prima di andare a letto, inoltre hanno la necessità di effettuare il controllo della glicemia capillare con regolarità durante tutta la giornata. Un impegno che se ben svolto, permette al bambino con diabete di avere le stesse potenzialità di accrescimento e maturazione con identiche modalità di vita dei suoi coetanei, non affetti dalla patologia. Oggi il Diabete Mellito non può essere guarito ma, con i mezzi attualmente a disposizione, si può mantenere un soddisfacente equilibrio metabolico tale da eliminare, o quanto meno limitare, le complicanze croniche della malattia.
Diabete e scuola
Dopo l’esordio, il ritorno alla quotidianità passa, anche, attraverso il rientro del
bambino/ragazzo nella propria comunità educante (asilo, scuola, etc.). Diventa quindi
fondamentale, il confronto, il dialogo, l’informazione e la sinergia tra la famiglia, i medici e
le figure educatrici quali presidi, insegnati, professori e personale ATA. Il nuovo “inizio”,
non può esimersi da questo passaggio, che trova nella disponibilità e nell’attenzione delle
parti protagoniste, una base certa e concreta per una ritrovata quotidianità.
L’Associazione, in questo senso, mette da sempre a disposizione figure professionali
sanitarie, che istruiscono e affiancano la scuola, e in particolare, le insegnanti, nella
gestione delle glicemie e dei pasti durante la giornata scolastica, assicurando alle famiglie
di vivere serenamente con la patologia.
Agd Italia, di cui Agd Tradate-Varese è un associato, offre informazioni, consigli e riferimenti legislativi utili per il rientro a scuola.
Il Diabete e lo sport
L’attività fisica è particolarmente importante per chi è affetto da Diabete di tipo 1 e ogni
persona con Diabete può controllare la propria risposta personale all’attività fisica. Il
diabete giovanile, infatti, non impedisce ai nostri bambini e ragazzi di praticare uno sport,
ma ne è un valido alleato nella cura, aiutando a regolare valori della glicemia.
Praticando sport possono verificarsi episodi di iperglicemia e ipoglicemia, per questo è
importante, una volta che si è scelto lo sport da praticare, tenere sotto controllo la glicemia
grazie alla definizione di un piano metabolico mirato da parte del medico diabetologo.
Lo sport e la gestione del diabete
Oltre che “socio culturale” vi è anche una motivazione psicologica che induce, soprattutto nei giovani con DMt1, ad impegnarsi nello sport. Esso, infatti, aumenta il senso di benessere e di sicurezza, riduce i livelli di ansia e di depressione, accresce la fiducia in sé stessi e la sensazione di “controllo” nei confronti del diabete.
Lo sport agonistico, inoltre, con lo stress fisico e psichico che inevitabilmente comporta, richiede maggiori adattamenti della terapia e della dieta, stimolando così nei ragazzi la capacità di autocontrollo della glicemia, il desiderio di collaborazione attiva con il diabetologo ed una maggiore consapevolezza nella gestione della patologia.
I giovani con diabete che praticano attività sportive sono sempre più numerosi, raggiungendo elevati risultati con performance che nulla hanno da invidiare ai loro coetanei.
Atleti con il Diabete
Nel panorama mondiale sono tanti gli atleti professionisti di varie discipline affetti da
Diabete di tipo 1, tra questi anche tanti atleti italiani, testimoni di come niente, neppure la
cronicità di una malattia, può divenire un ostacolo alla realizzazione dei propri obiettivi,
quando nella mente e nei cuori dominano perseveranza, coraggio, intelligenza, desiderio e
determinazione.
Da sempre la nostra Associazione è “costellata” da piccoli e grandi atleti che hanno saputo
trovare la forza e l’equilibrio per raggiungere eccellenti prestazioni in ambito agonistico e
amatoriale. Grazie alla sinergia di famiglie e diabetologi, a nessuno è stato negato di
realizzare il proprio sogno nell’attività sportiva preferita.
Da sempre la nostra Associazione è “costellata” da piccoli e grandi atleti che hanno saputo trovare la forza e l’equilibrio per raggiungere eccellenti prestazioni in ambito agonistico e amatoriale. Grazie alla sinergia di famiglie e diabetologi, a nessuno è stato negato di realizzare il proprio sogno nell’attività sportiva preferita.
Leggi e normative
La legge 104/1992 e l’invalidità civile sono due benefici di cui i piccoli pazienti con Diabete
di tipo 1 possono fruire. L’INPS, infatti, riconoscendo la difficoltà e l’impegno costante delle
famiglie nella gestione della patologia, ha dato la possibilità ai genitori di richiedere sia la
disabilità grave (legge 104) che l’invalidità garantendo una serie di agevolazioni, quali ad
esempio: un monte ore di permessi retribuiti, il congedo straordinario retribuito con la
Legge 104, mentre l’invalidità civile dà diritto ad erogazioni economiche(un assegno
mensile fino al compimento del 18° anno di età come indennità di frequenza o l’indennità
di accompagnamento in caso di bambini molto piccoli e per periodi minori.
L’Associazione, in questo senso, aiuta ogni giorno i genitori dei piccoli pazienti e dei
ragazzi ad orientarsi nel labirinto burocratico per facilitarne l’accesso ai benefici spettanti.
Di seguito puoi visionare alcune leggi in materia di diritti dei pazienti con il Diabete:
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